Trattamento ferri d'armatura scoperti
Il fenomeno si manifesta per l'ossidazione dell'armatura con la comparsa di fessurazioni, che si snodano nella stessa direzione delle armature metalliche, col distacco del calcestruzzo dall'acciaio, con la frantumazione del copriferro e la riduzione del diametro dei tondini.Ciò avviene quando il calcestruzzo, nel quale l'armatura è immersa, non assicura il grado di protezione richiesto dalle particolari condizioni di esposizione.
Le cause per le quali l'impasto può non essere in grado di esercitare la sua funzione protettiva sono riconducibili alle seguenti:
- composizione errata dell'impasto (rapporto acqua/cemento, granulometria degli inerti, tipo di cemento);
- getto non regolare (compattazione insufficiente, maturazione troppo breve);
- spessore di copriferro insufficiente;
- difetto di progettazione (fessurazioni da ritiro o sollecitazioni termiche o vibrazioni o altro).
- getto non regolare (compattazione insufficiente, maturazione troppo breve);
- spessore di copriferro insufficiente;
- difetto di progettazione (fessurazioni da ritiro o sollecitazioni termiche o vibrazioni o altro).
Per il ripristino di strutture degradate è consigliabile rimuovere perfettamente e a fondo il calcestruzzo deteriorato, ripulendo sopratutto i ferri d'armatura con sabbiatura o spazzole e prodotti disincrostanti.Si procede poi ad una abbondante bagnatura o alla spruzzatura di formulati epossidici e al ripristino delle sezione originaria mediante malte reoplastiche cementizie a ritiro compensato.
Nel caso in cui la sezione delle armature metalliche risultasse eccessivamente ridotta, è possibile ricostruirla o addirittura maggiorarla con il collaggio di piastre metalliche.
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